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20 minutes ago
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Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 29 dicembre 2025.
Nel giorno del compleanno di Giacomo Puccini, lunedì Andrea Colombini festeggia colui che ha segnato la sua vita e quella della sua famiglia, così come gli avvenimenti degli ultimi quasi sei anni e il suo esempio, le sue parole, hanno segnato la vita di tanti di noi. E il fatto di aver contribuito a far emergere la consapevolezza in tanti di noi, lo rende giustamente molto orgoglioso e noi gliene diamo atto.
Martedì su Becciolini Network, Stefano Becciolini ha intervistato il Segretario Generale di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso. L’argomento di questa puntata è stata la falsa narrazione della guerra facendola diventare un conflitto normale e inevitabile. E’ stato ricordato che la nostra Costituzione ripudia la guerra considerato anche che la guerra in Ucraina non rientra neanche nelle regole e nei trattati internazionali in quanto l’Ucraina appunto non fa parte dell’Europa né tanto meno della Nato. Durante la trasmissione Lillo Musso ha letto l’appello alle mamme dal titolo Pace e Abbracci che anche qui riporteremo a breve. La registrazione della trasmissione è disponibile sul canale Becciolini Network su Youtube.
Martedì sul canale ufficiale Telegram di Forza del Popolo è stato riportato un intervento del Segretario Generale Lillo Massimiliano Musso sul pericolo dell’invio alla guerra dei nostri giovani figli. Riporto le sue condivisibili parole:
“La retorica della mamma si fonda sul dato naturale dell’origine della vita, della tutela di chi più è indifeso, della dedizione alla più grande causa dell’esistenza, quella di proteggere, custodire e alimentare, fino all’estremo sacrificio di sé, chi non ha voce, non vede, non può farcela da solo.
Soffiano venti di guerra pronti a tradursi in tempesta. Mamme, non mandate i vostri figli in guerra! Opponetevi sin d’ora. Spiegate ai vostri figli che la guerra non è una soluzione, ma è il problema. Diffondete nelle vostre case la mentalità per cui a tutto c’è una soluzione, che c’è sempre un altro modo per risolvere le controversie, come in famiglia anche tra le nazioni.
Per il presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron: «Inviare truppe Nato in Ucraina non è da escludere». Per Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, la «Guerra è alle porte e servono più armi», per questo «l’Europa deve spendere di più per la difesa, dando priorità agli appalti congiunti», «Proprio come abbiamo fatto con i vaccini o con il gas naturale». Per Guido Crosetto, Ministro della Difesa italiano, sulle armi all’Ucraina: «aumenteremo la produzione in Europa» e per Giorgia Meloni, capo del Governo italiano: «A chi dice «fermatevi» sulle armi all’Ucraina rispondo: ditelo a Putin».
Queste dichiarazioni non possono trovarci indifferenti. I vostri figli, i nostri figli, vanno protetti da governanti ostili al benessere e alla pace tra i popoli. Pertanto, in qualità di segretario generale di Forza del Popolo, invito voi mamme a ribellarvi alla narrativa unica della guerra e ad abbracciare i vostri figli con tenerezza e spirito di protezione. Non tenete sermoni in famiglia, abbracciateli teneramente. Siate mamme! Trasmettete con un abbraccio ai vostri figli il più grande combustibile che muove gli uomini e le donne di buona volontà: l’amore.”
Mercoledì Andrea Colombini commenta la notizia che Mark Rubio, segretario di Stato degli Stati Uniti d'America ha dichiarato che non avrebbe più dato il visto ai membri della commissione europea e ai componenti del governo del Regno Unito per l’ingresso negli Stati Uniti. Secondo Colombini si tratta di una vera dichiarazione di guerra, non combattuta, ma che ha il significato che da quelle parti non tollerano più i politici europei che continuano a fomentare i propri popoli per sostenere le vere guerre combattute, in contrapposizione a quanto Trump e i suoi stanno facendo per evitarle.
Sabato su Aria Buona Channel leggiamo e riportiamo un interessante commento sulla sentenza 199 del 23 dicembre della Corte Costituzionale. Con la sentenza n. 199 del 23 dicembre 2025, la Corte Costituzionale non ha semplicemente rigettato un ricorso, ha firmato l'abdicazione del Diritto in favore di un’inquietante "Scienza del momento". Nel dichiarare legittime le compressioni delle libertà fondamentali, la Consulta ha sancito un principio devastante: se una scelta politica è supportata dalle evidenze scientifiche disponibili in quel preciso istante storico, allora è costituzionalmente valida. Poco importa se quelle evidenze siano parziali, contestate o, col senno di poi, fallaci. Ciò che conta è il timbro dell'esperto di turno.
È un ragionamento che fa correre un brivido lungo la schiena di chiunque abbia memoria storica. Se accettiamo l'assioma per cui "ogni scelta è legittima in virtù delle conoscenze scientifiche del tempo", allora dobbiamo avere il coraggio intellettuale e morale di guardare nello specchio oscuro della nostra storia e ammettere l'inconfessabile: con questo metro di giudizio, anche le Leggi Razziali del 1938 erano legittime. Sembra un'iperbole? Un'eresia? Non lo è. È la rigorosa applicazione della logica giuridica appena sdoganata dai giudici delle leggi. Quando vennero promulgate le vergognose leggi razziali, non lo si fece appellandosi alla superstizione o al capriccio di un tiranno solitario; lo si fece brandendo la "Scienza", con il supporto accademico, con i dati, con la "verità del momento". Il 14 luglio 1938, sui giornali appariva il "Manifesto degli scienziati razzisti". Non era un volantino di fanatici, ma un documento firmato da dieci cattedratici italiani, supportato dal gotha della medicina, dell'antropologia e della demografia dell'epoca.
Se la Corte Costituzionale odierna avesse dovuto giudicare quelle norme nel 1939 applicando il criterio della sentenza 199/2025, avrebbe dovuto dire: "Le leggi sono legittime perché si fondano sulle evidenze scientifiche disponibili al momento dell'entrata in vigore della norma". Ecco l'orrore logico in cui siamo precipitati con questa sentenza.
La Costituzione è nata esattamente per impedire questo. È nata sulle macerie di quel totalitarismo "scientifico" per dire che esistono diritti inviolabili che nessuna scienza, nessuna emergenza e nessuna maggioranza di esperti possono toccare. La dignità dell'uomo non dipende dai risultati di laboratorio. La libertà personale non è una concessione revocabile in attesa di validazione peer-reviewed. Legando la legittimità costituzionale alla mutevole "scienza del momento", la Consulta ha trasformato la Costituzione da scudo di roccia a banderuola al vento. Ha stabilito che i diritti non sono più intrinseci all'essere umano, ma sono subordinati allo stato dell'arte della tecnica. Se domani la scienza dominante (o quella selezionata dal potere politico) decretasse che per il "bene collettivo" è necessario sopprimere, segregare o silenziare una categoria di cittadini, quale appiglio giuridico ci rimarrebbe, se la Corte stessa ci dice che la Scienza è fonte di legittimità suprema? La sentenza 199/2025 segna il passaggio dallo Stato di Diritto allo Stato di Scienza, dove il cittadino diventa suddito del dato statistico. La Corte doveva essere il guardiano che dice "No, qui non si passa", anche se tutti gli scienziati del mondo dicono di passare. Invece, si è ridotta a fare il notaio del potere tecnico, dimenticando che la scienza cambia e si corregge, mentre le ferite inferte alla libertà restano per sempre.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino ed Eleonora Pagoaga, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

7 days ago
7 days ago
Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 22 dicembre 2025.
Inclusivo, resiliente, accogliente, democratico, sostenibile. Questi gli aggettivi utilizzati da coloro che vanno ai meeting sui jet. Così il Presidente Andrea Colombini nella sua diretta di lunedì. E questi vorrebbero mettere le mani sui soldi della Russia. Ma Trump ha mostrato che esiste un’altra strada, appoggiato già da 7 Paesi in Europa, compreso il Belgio, dove appunto sono conservati i soldi della Russia. Ma cosa dicono questi Paesi? Oggi tocca alla Russia, ma se domani lo fanno all’America? Il rischio esiste, con la deriva dell’Unione Europea, ma in quel caso, sarebbe veramente la fine.
Lunedì leggiamo su Aria Buona Channel che, secondo quanto riportato dal Financial Times , la Volkswagen chiuderà lo stabilimento di Dresda per la prima volta in 88 anni. Il motivo di questa mossa sono le difficoltà finanziarie dell'azienda legate al calo delle vendite in Cina, alla bassa domanda in Europa e ai dazi statunitensi sulle importazioni di automobili.
La chiusura fa parte di un programma più ampio di riduzione di 35.000 posti di lavoro in Germania, volto a ottimizzare i costi del gruppo. Steven Reitman, analista finanziario di Bernstein, ha affermato che Volkswagen sta affrontando "sfide enormi" e sta cercando misure di riduzione dei costi, in considerazione della necessità di investire 180 miliardi di euro per estendere il ciclo di vita dei motori a benzina.
Secondo la pubblicazione, lo stabilimento di Dresda ha prodotto circa 200.000 veicoli dal 2002. Dopo la chiusura, il sito sarà trasferito all'Università di Dresda per creare un campus di ricerca specializzato nello sviluppo di chip per l'intelligenza artificiale.
Martedì nuova puntata di Caleido, il mondo da angolazioni diverse. Francesco Capo ha intervistato nel suo canale Youtube Lillo Massimiliano Musso sul tema: 2026: che anno sarà? Si parte dalla guerra in Ucraina che secondo Musso è praticamente finita e Zelensky sta cercando di salvare il salvabile, più che altro la sua pelle, visto cosa è successo in passato ad altri capi di stato deposti. In riferimento alla politica italiana, non si ritiene che il governo attuale possa durare per molto, nonostante i provvedimenti per la famiglia che sono finalizzati a non far esplodere una rivolta sociale. Per quanto riguarda i rapporti tra gli Stati Uniti e l’Europa, è evidente l’antagonismo tra le due posizioni, per esempio nel caso della guerra in Ucraina. Poi si è parlato di Testate giornalistiche in vendita, e del caso di probabile chiusura di Byoblu.
Mercoledì su Aria Buona Channel leggiamo che il Pd, è per il sostegno a Kiev, anche usando i beni russi congelati. La risoluzione del Pd, in discussione alla Camera, chiede di "scegliere senza esitazioni e ambiguità, di fronte alle minacce globali e alle sfide continue rappresentate dall'amministrazione americana, l'interesse europeo". Altro impegno è "ribadire la ferma condanna" della "aggressione russa dell'Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie" e anche "attraverso un utilizzo legalmente fondato dei beni russi congelati".
I dem rimarcano l'esigenza di un ruolo dell'Ue per una pace "giusta e sicura".
Condividiamo il commento del redattore di Aria Buona Channel che scrive: “Bene, così finiremo di suicidarci in nome della guerra (inutile) per un paese non membro dell’Unione europea, non membro della NATO, perché garanti di un esproprio illegittimo o meglio di un’appropriazione indebita legittimata dalla Von der Leyen e compari. Ancora i protagonisti del crollo del nostro paese si distinguono per coerenza.”
Giovedì Francesco Capo ha pubblicato un intervento su cosa stia succedendo a Byoblu. Lo riporto integralmente.
In tanti mi avete chiesto cosa ne penso della situazione di Byoblu.
Piccolo ripasso per chi non sapesse nulla con annessa premessa. Byoblu ha comunicato di essere in crisi a causa di una sentenza che la condanna per un risarcimento illegittimo di un suo ex dipendente. Ha fatto partire una campagna di donazioni che in un solo giorno, grazie alla generosità delle persone, ha raccolto più di 400 mila euro.
Premessa: a Byoblu lavorano giornalisti bravissimi, che stimo, con molti dei quali sono in buoni rapporti e riconosco l'importanza del loro lavoro.
Non entro nel merito della vicenda giudiziaria. Constato solo che il collega giornalista licenziato ha vinto in due gradi di giudizio, quindi un giudice e poi un collegio di giudici hanno riconosciuto come illegittimo il suo licenziamento. Per poter dire di più dovrei leggere le sentenze e sentire le due parti, ma non credo che sia necessario.
Veniamo al dunque. La dignità e la responsabilità imprenditoriale imporrebbero di trovare altre fonti di sostentamento rispetto alle donazioni. Queste ultime possono andare bene in una fase di avvio e Byoblu ne ha beneficiato in misura enorme nella fase di start up e continua a beneficiarne. Quando cresci, le donazioni non posso essere la voce su cui costantemente contare o per uscire fuori da crisi o presunte tali.
Io penso che le donazioni possano essere chieste prevalentemente da piccoli canali o da giornalisti singoli.
Anche io che le chiedo, cerco comunque di trovare anche altre fonti di sostentamento. So bene che merito di riceverne e come me anche altri, che svolgono un lavoro importante.
Fino a quando potrà andare avanti questo sistema delle donazioni? Rappresenta una giusta garanzia per le persone che lavorano a Byoblu e per le relative famiglie?
Diciamo un'ulteriore verità. Da quando Byoblu ha lanciato questa campagna io ho ricevuto pochissime donazioni. Praticamente si sono bloccate. Sono sicuro che lo stesso potranno dire molti altri canali che fanno informazione indipendente e di farmi portavoce di una comune convinzione.
Forse andavano trovate sin dall'inizio forme di solidarietà e cooperazione societaria. In questa situazione, ho la sensazione che siamo esattamente nel mondo neoliberista e turbo capitalistico che, a parole, critichiamo, dove ognuno è solo e siamo tutti contro tutti. Vita mea, mors tua. Byoblu adesso festeggia per la raccolta di oltre 400 mila e ringrazia voi cittadini per il capolavoro.
Bravo Byoblu, viva Byoblu, lunga vita a Byoblu! Ma chi ha vinto? Vi sentite di aver vinto voi?
Forse tutti stiamo perdendo e avremmo bisogno di nuove idee.
Riporto un post dal canale ufficiale Telegram di Forza del Popolo pubblicato sabato:
C’è una domanda che ritorna sempre, come un riflesso automatico, ogni volta che si parla di Bettino Craxi: “E Mani Pulite?”
Bene. Parliamone davvero, dall’inizio. Non con gli slogan, non con la mitologia televisiva, ma con la storia. Mani Pulite non fu una rivoluzione morale. Fu una gigantesca operazione di delegittimazione della politica, presentata come redenzione nazionale. Un processo mediatico-giudiziario che non colpì un sistema per riformarlo, ma lo distrusse per sostituirlo con il nulla.
Craxi non fu innocente. Ma non fu nemmeno il mostro che serviva all’opinione pubblica per lavarsi la coscienza. E soprattutto fu l’unico che ebbe il coraggio di fare ciò che nessun altro fece:
dire la verità in Parlamento. Craxi disse parole che oggi fanno ancora paura perché smontano l’intera narrazione moralistica: “Il finanziamento irregolare dei partiti è stato un sistema. Chi sostiene il contrario mente.”
Non era una giustificazione. Era un atto d’accusa contro tutti. Craxi non disse “sono innocente”.
Disse qualcosa di molto più grave: “Se questo è un reato, allora qui non c’è un colpevole solo.
O siamo tutti colpevoli, o siamo tutti innocenti.”
E aveva ragione. Perché quel sistema era noto, tollerato, praticato da tutti i partiti, nessuno escluso.
Ma Mani Pulite non cercava la verità: cercava un capro espiatorio.
E il capro espiatorio fu Craxi. Non perché fosse il peggiore, ma perché era il più forte, il più autonomo, il più statista. Quando emerse la figura di Antonio Di Pietro, Craxi capì prima di tutti dove si stava andando a parare: verso la sostituzione della politica con la magistratura.
Craxi non attaccò “i giudici”. Attaccò l’idea che un Paese potesse essere governato per via giudiziaria. Disse, con lucidità spaventosa: “Non si governa una democrazia con le manette.”
E ancora: “State distruggendo i partiti, ma non state costruendo nulla.”
Questa è la frase che andrebbe incisa nel marmo. Perché la storia gli ha dato ragione.
Infatti dopo Mani Pulite:
• i partiti sono diventati gusci vuoti
• il Parlamento è stato svuotato
• la politica ha smesso di decidere
• il potere si è spostato verso magistratura, media, tecnocrazia.
E al posto della politica cosa è arrivato? Berlusconismo permanente. Antipolitica urlata. Grillismo vendicativo. Leader improvvisati. Governi deboli. Un Paese più fragile, più subalterno, più povero.
Se Mani Pulite fosse stata davvero una rinascita morale, oggi l’Italia sarebbe migliore. Invece è peggiorata. Craxi disse un’ultima cosa, forse la più onesta di tutte: “Io non accetto di essere il capro espiatorio di un intero sistema.” Eppure lo è stato. Sacrificato per permettere a un Paese intero di non fare i conti con se stesso. Difendere Craxi oggi non significa negare gli errori, significa rifiutare una menzogna storica: che distruggendo la politica si potesse moralizzare la democrazia. Non è successo. È successo l’opposto. Quello che è venuto dopo mi fa schifo. Perché non è stato più pulito. È stato solo più ipocrita.
E Craxi, con tutti i suoi limiti, resta infinitamente superiore a questa lunga degenerazione che dura da trent’anni.
Nella diretta di domenica, Andrea Colombini ricorda quanto detto durante il Congresso della Regione Toscana dal Segretario Generale di Forza del Popolo, cioè che il Partito non avrà nessun rapporto con le forze che hanno preso palesemente posizioni contro Trump e contro Putin. Ovviamente contro quanto sta avvenendo a livello Europeo dove si continuano a prendere le parti dei sostenitori di Zelensky, pedofili satanisti e ladri e guerrafondai. E come si dice in Toscana, ladro è chi ruba e chi para il sacco, anche chi in Italia sta con queste posizioni, è colpevole degli stessi crimini.
Domenica il Segretario Generale di Forza del Popolo, Lillo Massimiliano Musso, ha pubblicato un suo intervento audio nel quale ha riepilogato la struttura del Partito e i dirigenti che dirigono le diverse articolazioni dello stesso, e le ultime attività politiche ed elettorali quale dimostrazione di crescita costante che ha quale obiettivo finale la partecipazione alle speriamo vicine elezioni politiche.
Prima di concludere, nell’augurare un sereno Natale a voi e a tutti coloro che amate, vi ricordo che sono in corso le iscrizioni per il settimo congresso di Forza del Popolo che si terrà il 31 gennaio 2026 a Catania. Vi invito a registrarvi collegandovi alla pagina forzadelpopolo.org.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino e Francesco Gerardi, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

Monday Dec 15, 2025
Monday Dec 15, 2025
Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 15 dicembre 2025.
Interessante intervento, pubblicato lunedì, di Francesco Gerardi, responsabile dell’ufficio stampa di Forza del Popolo e direttore del Corriere del Popolo. Scrive Gerardi: Il fenomeno forse più notevole, nonché inedito, di questi tempi sta nel fatto che gran parte della conflittualità e della tensione che attraversa la nostra società sia dovuta non tanto a differenze di tipo ideologico-politico, sociale o valoriale, come avveniva in passato, ma a una divergenza molto marcata di consapevolezza tra gli individui, nel senso in cui certa spiritualità intende questa parola. È proprio il diverso grado nello stato di coscienza che porta le persone ad essere oggi in contrasto e a non capirsi tra loro, e questo non fa che accentuare il carattere alquanto “apocalittico” del tempo presente. È infatti sempre più evidente che, pur nella grande varietà dello sviluppo delle coscienze, oggi esistano fondamentalmente due distinti tipi umani: quello che ha raggiunto un certo livello di consapevolezza e che, pur con molti limiti, riesce a intravedere determinate realtà, e quello che è rimasto indietro e che vive in un mondo intriso di conformismo e di sostanziale obbedienza. Gli uni scorgono, più o meno nitidamente, le manipolazioni e gli inganni del potere, comprendendo a grandi linee il funzionamento del sistema; gli altri sono invece allineati e inconsapevoli di quanto viene loro imposto, rapportandosi con le istituzioni e le autorità come dei bambini con i genitori, non concependo nemmeno il sospetto che possano far loro del male. I primi, per brevità, possiamo chiamarli “risvegliati”, i secondi invece “dormienti”. Del resto, una certa filmografia risvegliante descrive esattamente questa situazione: il messaggio di pellicole come Matrix o The Truman Show, moderne rivisitazioni del mito della caverna, è precisamente questo. A rendere via via più evidente questa bipartizione dell’umanità, che era comunque già latente, è stata una serie di accadimenti a partire dall’11 settembre 2001, evento-sacrificio epocale in cui fu chiaro ad un’agguerrita minoranza di pensatori critici che la versione ufficiale dell’attentato non reggeva. Ma è stato soprattutto il famigerato triennio 2020-2022, con la cosiddetta pandemia, ad operare come un grande catalizzatore capace di far affiorare in superficie in modo plateale due capacità di lettura del reale che, con il precipitare della situazione politica e sociale, sono diventate incompatibili. La grande sfida che ci attende nel prossimo futuro sarà quella di accompagnare per mano verso un cambio di paradigma non traumatico la parte del Paese che non ha ancora capito, nell’interesse di tutti.
Nella diretta di martedì il Presidente Andrea Colombini commenta le dichiarazioni di Pierpaolo Sileri, viceministro della salute nel governo Conte, e sottosegretario alla salute nel governo Draghi, ricordate? Quello la cui moglie vendeva apparecchiature sanitarie tra le quali i famosi respiratori… Ebbene costui ha detto di non sapere da chi è partito il famoso protocollo tachipirina e vigile attesa, e che nessuno gli aveva fatto leggere preventivamente il testo di tale protocollo. Di vigliacchi ne abbiamo visto, ma fino a questo punto raramente. Siamo al “si salvi chi può”.
Mercoledì leggiamo su Aria Buona Channel che il senatore repubblicano Thomas Massie ha presentato alla Camera dei Rappresentanti un disegno di legge per richiedere l’uscita degli Stati Uniti dalla NATO, definendo l’alleanza “una reliquia della guerra fredda”.
"Gli Stati Uniti devono ritirarsi dall'Alleanza e utilizzare quei soldi per proteggere il nostro Paese, non altri stati”, ha riportato il membro del Congresso.
Massie afferma che la NATO è stata creata per contrastare l'URSS, crollata 30 anni fa, e che la partecipazione di Washington al blocco è costata ai contribuenti americani trilioni di dollari.
Venerdì Andrea Colombini commenta la notizia che una scuola in Emilia Romagna ha bandito il nome Gesù dalle canzoni di Natale per non offendere gli altri, annunciando che al veglione dell’ultimo dell’anno, nel suo concerto ha inserito Adeste Fideles dove il nome di Gesù si dice tante volte. Se qualcuno è infastidito dal nome di Gesù, cambi paese, perché se noi andiamo in un paese islamico e diciamo che non vogliamo sentire il nome di Allah ci tagliano la mano, o qualcos’altro. Smettiamola con questa ricerca dello scontro, lasciamo perdere gli imbecilli che ci vorrebbero portare a quello.
Sabato Aria Buona Channel riporta che l’Italia, insieme ad Austria, Polonia e Ungheria, è indicata dagli Stati Uniti tra i Paesi con cui Washington dovrebbe “collaborare maggiormente”, con l’obiettivo di “allontanarli” dall’Unione europea. E’ quanto si legge nella versione estesa della nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, non pubblicata dalla Casa Bianca ma visionata dalla rivista Defense One, la testata specializzata in difesa.
Al fine di “rendere l’Europa di nuovo grande”, gli Stati Uniti dovrebbero sostenere “partiti, movimenti e figure culturali” favorevoli alla sovranita’ nazionale e alla difesa dei “modi di vita europei tradizionali”. Defense One cita una versione classificata della National Security Strategy diffusa nei giorni scorsi.
Domenica, sempre su Aria Buona Channel leggiamo che il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito il congelamento degli asset russi una "dichiarazione di guerra": “Ignorando l'Ungheria e violando la legislazione europea alla luce del giorno – ha dichiarato Orban -, i funzionari di Bruxelles stanno prendendo provvedimenti per sequestrare gli asset russi congelati.
Questa è una dichiarazione di guerra. Nel frattempo, stanno chiedendo altri 135 miliardi agli Stati membri per alimentare il conflitto. L'Ungheria non intende partecipare a questo perverso schema di Bruxelles. Abbiamo bisogno di Pace, non di escalation!”
Prima di concludere vi segnalo che sono aperte le iscrizioni per il settimo congresso di Forza del Popolo che si terrà il 31 gennaio 2026 a Catania. Vi invito a registrarvi collegandovi alla pagina forzadelpopolo.org.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino ed Eleonora Pagoaga, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

Monday Dec 08, 2025
Monday Dec 08, 2025
Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola dell’8 dicembre 2025.
Prima di iniziare permettetemi di ringraziare Maddalena Corrias, presidente della Federazione Sardegna e tutti coloro che sono intervenuti sabato 6 dicembre al Secondo Congresso Regionale della Federazione Sardegna, durante il quale ho tenuto un intervento su “Il Punto e Virgola: dalla genesi al giornalismo professionale?”. Nel corso dell’intervento ho tracciato la breve storia della trasmissione che prosegue dal maggio 2024 a tutt’oggi, ogni lunedì, oltre agli speciali pubblicati in occasione delle competizioni elettorali e altri eventi significativi per il Partito. Ovviamente ringrazio sempre tutti voi che mi seguite.
Ed ora possiamo incominciare.
Nella diretta di lunedì il Presidente Andrea Colombini ha parlato dell’incauto intervento dell’ammiraglio Dragone, fino al 2024 capo di stato maggiore della difesa in Italia e oggi presidente del comitato militare NATO, il quale ha affermato che l'Alleanza atlantica starebbe prendendo in considerazione l'idea di essere "più proattiva", persino con "attacchi preventivi" contro la Russia, anche se si resterebbe sul piano della cosiddetta guerra ibrida: ad esempio, offensive informatiche. Attenti ragazzi che a stuzzicare il can che dorme...
Lunedì il nostro Segretario Generale, Lillo Massimiliano Musso, è stato ospite nella trasmissione Torpignatara Circus su Youtube. Nell’intervista rilasciata a Furio Capozzi è emerso il lato umano e personale di quello che per molti di noi viene visto come promotore di iniziativa politica condivisibile e ispiratrice.
Sull’arresto di Federica Mogherini, ex Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e ex ministra degli Esteri, dell’ambasciatore Stefano Sannino, ex segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, per un giro di truffe e tangenti che, guarda caso, interessa anche l’Ucraina, interviene Andrea Colombini nella diretta di martedì. La Procura europea ha chiesto ed ottenuto l’immediata revoca dell’immunità diplomatica da parte della Commissione Europea. Ennesimo caso di integrità morale di chi gestisce la cosa pubblica.
Mercoledì Francesco Gerardi in un intervento sul canale Telegram di Forza del Popolo, richiamato anche nella sua diretta da Andrea Colombini, commenta quanto detto da due pseudo giornalisti italiani, Aldo Cazzullo e Corrado Augias, che hanno accomunato Hitler a Trump, non dal punto di vista politico, bensì sulle pseudo piccole dimensioni del loro apparato riproduttivo, durante una trasmissione televisiva su una delle televisioni italiane profondamente allineate al sistema politico attuale. Due giornalisti del cazzo in una rete del cazzo. Mi scuseranno gli ascoltatori per questa licenza, non usuale sul Punto e Virgola, ma “quanno ce vo’, ce vo’”.
Giovedì, su Aria Buona Channel, leggiamo e riportiamo che l'Italia ha inaspettatamente sospeso la sua partecipazione al programma di approvvigionamento di armi della NATO per l'Ucraina, citando i colloqui in corso su un possibile cessate il fuoco.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che, nel contesto delle discussioni su un possibile accordo di pace, la fornitura di armi potrebbe non essere più necessaria.
Secondo lui, se i combattimenti dovessero cessare, Kiev avrebbe bisogno soprattutto di garanzie di sicurezza e non di nuovi lotti di armi prodotte negli Stati Uniti.
Questa mossa è il segnale più chiaro che il governo del Primo Ministro Giorgia Meloni sta cambiando posizione sul sostegno all'Ucraina. In precedenza, Roma aveva limitato il proprio bilancio della difesa per mesi, affrontato disaccordi interni alla coalizione e poi adottato un approccio più cauto alle consegne di armi.
L'Italia è di fatto diventata il primo Paese dell'UE a esprimere apertamente la propria riluttanza a fornire ulteriori armi a Kiev durante delicate trattative diplomatiche.
I dati CDC, l'agenzia nazionale della salute pubblica degli Stati Uniti rivelano una catastrofe: la mortalità infantile è salita in modo esponenziale dopo le vaccinazioni di massa del 2021.
Il ricercatore Nicolas Hulscher sta lanciando l'allarme su ciò che potrebbe essere lo scandalo medico più grande nella storia moderna.
Secondo i dati CDC, per 30 anni, le rate di mortalità infantile negli Stati Uniti sono state in costante calo. All'inizio del 2021, le donne in età fertile sono state vaccinate di massa con le vaccinazioni contro il COVID-19. Subito dopo, un punto di inflessione. Le rate di mortalità "salgono di colpo" e non sono più scese da allora. Nel 2025, i neonati muoiono ora a una tasso di mortalità eccessiva del 77%. La crisi è così grave che stati come il Mississippi hanno dichiarato un'emergenza statale.
Hulscher suggerisce che alcune delle materie genetiche delle vaccinazioni potrebbero aver integrato il corpo dei destinatari, creando un "effetto ereditario" che potrebbe passare ai figli e causare danni transgenerazionali.
Domenica nella diretta serale, il Presidente Andrea Colombini sottolinea che la prima al teatro Alla Scala è stata dedicata ad un autore russo, Dmitrij Šostakovič, con l'opera Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, diretta da Riccardo Chailly e regia di Vasily Barkhatov, in lingua russa, con cantanti russi. Ma come, oggi, il teatro lirico più importante del mondo apre la sua stagione con un autore russo e nessuno parla? Ma fino a poco tempo fa sono stati sabotati e annullati i concerti di cantanti lirici russi per solidarietà con l’Ucraina, e oggi, dati resi pubblici, addirittura è stato registrato il più alto incasso nella storia del teatro con 2 milioni e ottocentomila euro di biglietti venduti? L’aria sta cambiando, anzi è già cambiata.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino e Francesco Gerardi, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

Monday Dec 01, 2025
Monday Dec 01, 2025
Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 1 dicembre 2025.
Come anticipato nel precedente Punto e Virgola, vediamo oggi un riepilogo dei risultati delle elezioni regionali. La percentuale di votanti finale in Veneto è stata del 44,65%, contro il 61,16% delle precedenti regionali, in Campania è stata del 44,10% contro il 55,52% delle precedenti regionali, e in Puglia è stata del 41.83% mentre nelle precedenti regionali era stata del 56,43%.
In Veneto ha vinto la coalizione di Alberto Stefani che con il suo Veneto 2025 Sostenibile, Innovativo e Coraggioso ha ottenuto il 64,39% dei voti. Stefani era sostenuto dalla Lega, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia, dalla Liga Veneta, dall’Unione di Centro e da Noi Moderati. La coalizione di Stefani ha battuto quella di Giovanni Manildo che, con il suo Creare futuro, sostenuto da PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 stelle, e altre quattro liste civiche, ha ottenuto il 28,88%. Al terzo posto abbiamo avuto il piacere di vedere il candidato Riccardo Szumski che, con il suo Resistere Veneto ha ottenuto il 5,13%, riuscendo finalmente a piazzare 2 consiglieri in Regione. Szumski era il candidato sostenuto da Forza del Popolo. Ricordiamo anche che gli altri due candidati, Marco Rizzo di Democrazia Sovrana Popolare e Fabio Bui di Popolari per il Veneto non hanno superato la soglia di sbarramento e non hanno quindi ottenuto nessun consigliere.
In Campania ha vinto la coalizione di Roberto Fico che ha ottenuto il 60,63% dei voti. Fico era sostenuto da PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 stelle, e altre cinque liste. La coalizione di centro sinistra ha battuto Edmondo Cirielli, sostenuto dalla Lega, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia e altre cinque liste che ha ottenuto il 35,72% dei voti. Ricordiamo che gli altri quattro candidati, Giuliano Granato, Nicola Campanile, Stefano Bandecchi e Carlo Arnese non hanno superato la soglia di sbarramento e non hanno quindi ottenuto nessun consigliere.
In Campania era presente una lista di Forza del Popolo che ha ottenuto la fiducia di 2.493 campani che, nonostante il movimentato periodo pre elezioni, hanno dimostrato di voler dare fiducia al Partito.
In Puglia infine ha vinto la coalizione di Antonio Decaro che ha ottenuto il 63,97% dei voti. Decaro era sostenuto da PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 stelle, e altre tre liste. La coalizione di centro sinistra ha battuto Luigi Lobuono, sostenuto dalla Lega, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia e da altre due liste che ha ottenuto il 35,13% dei voti. Ricordiamo anche per la Puglia che gli altri due candidati, Ada Donno e Sabino Mangano non hanno superato la soglia di sbarramento e non hanno quindi ottenuto nessun consigliere.
Ma il vero vincitore chi è stato? Quel 56,34% di elettori che non è andato a votare. Chissà se le segreterie dei Partiti staranno riflettendo anche su questo dato...
Potremmo dire che la diretta di martedì di Andrea Colombini è stata incentrata sulla condanna della cattiveria umana per la quale vorrebbe severe condanne, terrene o divine: dai tanti, circa 100 liberi professionisti, medici, avvocati, imprenditori che andavano a Sarajevo a fare i safari umani, cioè andavano a sparare alla gente a caso, solo per il gusto di uccidere, a chi commette uno stupro, una violenza su donne, bambini, vecchi. Il massimo della cattiveria umana che Dio dovrebbe punire immediatamente e in maniera violenta.
Martedì è andata in onda l’analisi del voto alle Regionali da parte del Segretario Generale di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso. Dopo aver tracciato un profilo del dottor Riccardo Szumski, il cui risultato elettorale è da considerarsi come la vittoria di un pezzo di popolo, ricorda di averlo già proposto quale candidato alle elezioni del 2020. Per quanto riguarda la Puglia conferma che si è tentato di raccogliere le firme ma la quantità necessaria era praticamente impossibile da raggiungere in una regione molto pervasa da strategie politiche al momento insormontabili. Si sono comunque raccolte firme che sarebbero state nel numero giusto per le politiche. In Campania si è persa una occasione, c’erano tutte le condizioni almeno per ripetere quanto successo in Veneto, ma ciò che si è verificato, che è stato improvviso e intempestivo, ha creato confusione negli elettori anche se lo stesso Segretario Generale ha spiegato in vari momenti quanto è avvenuto. Alla diretta è intervenuto Francesco Gerardi che ha espresso la soddisfazione per quanto ottenuto in Veneto.
Mercoledì interessante intervento sul canale ufficiale Telegram di Forza del Popolo da parte di Angelo D'Amore, portavoce di Forza del Popolo in Campania, sulla vittoria del candidato Roberto Fico alle recenti regionali. Gli ex grillini, oggi contiani – scrive Angelo D’Amore -, vivono una forma di delirio incontrollato. Tanti stellini in Campania dicono che ora per magia tutto cambierà. Perché loro detteranno la linea politica, imporranno i loro uomini e soprattutto manterranno l'ascolto sui territori... Proprio loro che sono nati su una piattaforma online e che hanno deciso la vita degli italiani da remoto parlano di ascolto dei territori? C'è una distanza siderale tra i Vaffa-Day di Beppe Grillo di 15 anni or sono e ciò che oggi sono diventati i 5S. I pentastellati subliminano ciò che oggi sono diventate politica e società in genere: una progressiva e irreversibile condizione di completa disconnessione dalla realtà. Anche la loro vittoria ne è testimonianza. Vincono, certo. Ma perdono voti. Anche qui in Campania, come in tutta Italia. Ma loro non ne prendono coscienza. Chissà se si affacceranno al balcone di Palazzo Santa Lucia, sede istituzionale della Regione Campania, come un tempo da un balcone romano dichiararono di aver sconfitto la povertà...
Qui magari affermeranno di aver sconfitto De Luca - non il PD grazie al quale sono andati al potere - o magari di aver riportato la sanità campana all'eccellenza - quello che affermava De Luca quotidianamente - o forse di aver dato l'annuncio di sfratto al Governo Meloni! È ora di svegliarsi, di uscire da questa forma di ipnosi, da questa forma di omologazione divisiva accettata passivamente. Destra-Sinistra sono contenitori vuoti, atavici, sterili che mirano soltanto a indebolire il popolo italiano. C'è bisogno di una rivoluzione culturale, pacifica, umanistica del nostro Paese. C'è bisogno di una pacificazione tra le classi sociali – conclude Angelo D’Amore -. Solo così la nostra Nazione potrà tornare ad essere un grande Paese.
Giovedì Francesco Gerardi pubblica un suo commento nei confronti delle accuse mosse agli italiani di “discriminazione” e “razzismo”. Il potere globalista morente – scrive Gerardi - sguinzaglia i media per accusare gli italiani. Ciò che accade è l’esatto contrario: il piano di sostituzione etnica genera criminalità e perdita d’identità. Le statistiche sui reati commessi dai migranti sono evidenti. Diciamolo chiaramente: gran parte degli stranieri, in particolare gli islamici, non sono assimilabili. I paesi da cui provengono non hanno attraversato un processo storico di laicizzazione e separazione tra sfera religiosa e civile. Vengono qui non per diventare italiani, ma per riprodurre la società d’origine in un contesto più favorevole. C’è una sola soluzione: la remigrazione. Un grande piano gestito dalle forze armate di rimpatrio degli irregolari, dei regolari che delinquono e dei regolari con posizioni ideologiche incompatibili con noi. L’amministrazione Trump per fortuna si sta muovendo e costringerà i governi alleati a invertire la rotta. In un suo commento di giovedì, Francesco Gerardi precisa infatti che il presidente Trump ritorna sul tema dell’immigrazione con un post in cui, tra le altre cose, dice che “la politica migratoria ha eroso le condizioni di vita di molti. Sospenderò definitivamente l'immigrazione da tutti i Paesi del Terzo Mondo – ha dichiarato Trump - per consentire al sistema statunitense di riprendersi completamente, porrò fine a tutti i milioni di ammissioni illegali di Biden ed espellerò chiunque non sia un patrimonio netto per gli Stati Uniti o sia incapace di amare il nostro Paese, denaturalizzerò i migranti che minano la tranquillità interna ed espellerò qualsiasi cittadino straniero che rappresenti un peso pubblico, un rischio per la sicurezza o non sia compatibile con la civiltà occidentale. Questi obiettivi saranno perseguiti con lo scopo di ottenere una significativa riduzione delle popolazioni illegali e di disturbo. Anche il nostro Paese dovrà presto affrontare questo tema. Ci vorrà del tempo, ma ci riprenderemo l’Italia.
E giovedì Lillo Massimiliano Musso pubblica un commento ad una notizia che ci lascia quantomeno basiti. A Genova il sindaco Silvia Salis del PD porta avanti esperimenti sull’educazione sessuale in quattro asili. La chiamano educazione sessuo-affettiva e serve, per usare le parole della Salis, a scardinare il populismo dai territori: “Dai territori può partire un movimento culturale che vada a scardinare il populismo becero che ha invaso questo Paese”. Una guerra politica tra una sinistra ottusa e una spietata destra sulla testa dei bambini di quattro scuole materne, che includono il nido, la materna e la scuola dell’infanzia. I progetti sono stati già approvati e partiranno a gennaio 2026. La responsabile del progetto ha anticipato: "Faremo educazione all’emozione e all’empatia in forma giocosa, con storie che valorizzano la non violenza". Esperimenti, esperimenti sull’educazione sessuale, esperimenti sull’educazione sessuale di minori, esperimenti sull’educazione sessuale di minori di anni 14, esperimenti sull’educazione sessuale di infanti. Questa è la sintesi del Partito Democratico. Mentre le famiglie non riescono a pagare le rette degli asili – conclude Musso -, un sindaco PD sperpera denaro pubblico per coinvolgere i bambini in dimensioni loro non proprie. Una sinistra ottusa, appunto.
Nella diretta di venerdì Andrea Colombini parla dello sciopero dei giornalisti. La categoria tra le peggiori, i cui componenti al 99% si sono comportati male, insieme ai magistrati, agli avvocati, ai medici e ai politici durante la cosiddetta pandemia. Venerdì hanno scioperato perché non vengono considerati in maniera equa. Loro che rispondono ai dictat delle proprietà, degli editori e delle varie forze politiche. Ma il popolo italiano non li sopporta più, non compra più i giornali, non crede più a ciò che dicono.
Domenica leggiamo su Aria Buona Channel che il Presidente turco Erdogan ha dichiarato che a Gaza, l'80% delle scuole, 668 edifici, sono stati colpiti dai bombardamenti israeliani. 165 scuole, università e istituti educativi sono stati completamente distrutti, e altri 392 resi inutilizzabili. Più di 13.500 studenti, oltre 830 insegnanti e personale, e 193 scienziati e accademici sono stati uccisi dalle forze occupanti. Oltre 785.000 studenti sono stati privati del loro diritto all'istruzione.
Questi non sono incidenti gravi di guerra – ha concluso Erdogan - questa è una politica deliberata e pianificata di distruzione di massa
Alcuni appuntamenti: l’avv. Lillo Massimiliano Musso sarà impegnato in una serie di meeting sul territorio siciliano per incontrare amici e simpatizzanti. Venerdì 5 dicembre sarà a Palermo dalle 11 alle 15, presso il Bar Sicilia 2, via Franz Liszt 5, sarà poi a Partinico, dalle ore 16 alle 19, presso il Brugnano Café, contrada Milioto, SS 113 Km 304 e infine a Trapani, dalle 20 alle 23, presso Agriturismo Duca di Castelmonte, via Salvatore Motisi 11.
Sarà occasione di incontro e di approfondimento delle tematiche fondamentali di Forza del Popolo, da proiettare sul territorio regionale siciliano anche in vista delle prossime sfide elettorali.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino ed Eleonora Pagoaga, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

Tuesday Nov 25, 2025
La prospettiva nazionale all'esito delle elezioni regionali
Tuesday Nov 25, 2025
Tuesday Nov 25, 2025
Un'analisi a caldo del voto alle Regionali di novembre 2025 in Veneto, Puglia e Campania.
Roma, 24 novembre 2025
Avv. Lillo Massimiliano Musso
Segretario Generale di Forza del Popolo

Monday Nov 24, 2025
Monday Nov 24, 2025
Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 24 novembre 2025.
Si sono svolte tra domenica e lunedì le elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia. Il trend di assenteismo si è confermato ancora una volta in una curva fortemente discendente. Infatti a poche sezioni mancanti, la percentuale di votanti in Veneto è del 44,56%, contro il 61,12% delle precedenti regionali, in Campania è del 44,04% contro il 55,45% delle precedenti regionali, e in Puglia è del 41.86% mentre nelle precedenti regionali era stata del 56,44%. Nelle tre regioni si sta procedendo allo spoglio i cui risultati verranno commentati nella prossima puntata del Punto e Virgola.
Con il titolo “Miti infranti”, il responsabile dell’ufficio stampa di Forza del Popolo, nonché direttore de Il Corriere del Popolo, Francesco Gerardi, pubblica sul canale ufficiale Telegram di Forza del Popolo un commento sugli avvenimenti contemporanei per cercare di spingere verso una riflessione chi ancora non fosse cosciente di quante mistificazioni vengono propinate alla massa con l’obiettivo di orientare il sentire comune.
Scrive Francesco Gerardi: Come sempre negli ultimi anni, anche oggi tocca dire: “Ve lo avevamo detto”. Lo scandalo della corruzione in Ucraina - miliardi degli europei finiti nelle tasche degli uomini del regime, conti off-shore, wc dorati e armi da guerra a mafie e cartelli - non è che l’ultimo di una serie di casi che hanno clamorosamente demolito la narrativa dei governi occidentali. Dai vaccini che non immunizzavano e che quindi rappresentavano solo una scelta (improvvida) personale, all’irregolarità delle elezioni Usa del 2020, dal Russiagate all’Obamagate, dagli affari loschi di Ursula Von Der Leyen alla Russia cattiva e sull’orlo della bancarotta pronta a invadere la galassia. Uno dopo l’altro tutti questi totem stanno crollando. E ora che è caduto anche il feticcio di Zelensky, in procinto di essere defenestrato, avreste molto su cui riflettere. Soprattutto, non vi sfiora per caso il sospetto di aver sempre e solo creduto non tanto a delle semplici mistificazioni, quanto a dei veri e propri miti, a delle narrazioni collettive ipnotiche che sono state somministrate alla fragile opinione pubblica occidentale con un’aura di verità assoluta, quasi mistica? Lo espresse a suo tempo nitidamente John Kennedy: «Il grande nemico della verità molto spesso non è la menzogna: deliberata, creata ad arte e disonesta; quanto il mito: persistente, persuasivo ed irrealistico. Credere nei miti ci concede la comodità di avere un’opinione senza la scomodità di dover pensare». Triste, solitario y final.
Nuova puntata di “Caleido il mondo da angolazioni diverse” sul canale Youtube di Francesco Capo che lunedì ha avuto come ospite il Segretario Generale di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso. Argomenti: il suicidio delle gemelle Kessler, augurandoci che l’emulazione dei loro atteggiamenti in passato non abbia lo stesso effetto nel caso dell’interruzione della vita da parte di chi non riesce a superare i propri stati depressivi. Altri argomenti: il presunto piano per “fare fuori” la Meloni da parte degli ambienti vicini a Mattarella, e la separazione delle carriere dei magistrati, e la proposta di legge della Lega per autorizzare i creditori di passare al pignoramento senza passare da un giudice anche per chi non paga le bollette. Ultimo argomento la nuova formazione di un partito, Patto per il nord, composto da ex leghisti.
C’è Presidente e Presidente. Questo il titolo della diretta serale di martedì di Andrea Colombini. E il riferimento è all’attuale Presidente italiano che oggi ai è recato a Lucca per conferire il dottorato di ricerca honoris causa in "Cultural Systems" al professor Sabino Cassese durante la cerimonia di apertura dell'anno accademico 2025/2026 della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Quel Sabino Cassese, il cosiddetto grande costituzionalista che durante la pandemia disse che i non vaccinati si sarebbero dovuti pagare i servizi sanitari, in quanto costituzionalmente non ne avevano diritto. L’altro presidente è quello oltre oceano, quello che tutti dipingono come un demone, che oggi ha detto che per le cure sanitarie non darà più i soldi alle agenzie assicurative ma direttamente ai cittadini che sceglieranno a chi rivolgersi liberamente. Questo è dare il potere al popolo.
The Szumski's list. Così il Segretario generale di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso ha intitolato giovedì un suo intervento sulle dichiarazioni di un disperato Marco Rizzo che accusa Riccardo Szumski di essere vaccinista, mentre Rizzo corre alle regionali con la firma di un ipervaccinista, è egli stesso vaccinista e chiede il voto ai vaccinisti. Siamo sicuri che Szumski – prosegue Musso - che è stato radiato per la sua opposizione ai vaccini, non abbia simulato per difendere la libertà del più ampio numero di persone?
Giovedì su Becciolini Network intervento del Segretario generale di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso. Intervistato da Stefano Becciolini ha affrontato il problema del progetto di legge sui pignoramenti proposto dalla Lega. Sono stati approfonditi, su questo argomento, l’abbassamento delle soglie per i pignoramenti, l’automatizzazione delle procedure esecutive, l’incrocio sempre più invasivo tra dati fiscali, bancari e digitali, il rischio – concreto – che questo modello evolva verso forme di “credito sociale”, dove l’accesso a servizi, prestiti, agevolazioni e persino diritti personali potrebbe dipendere da algoritmi e valutazioni automatizzate.
Una trasformazione che molti non vedono arrivare, ma che è già nei documenti preliminari e nelle bozze tecniche dei prossimi provvedimenti.
Nella diretta di venerdì il Presidente Andrea Colombini commenta la notizia che Trump ha messo Zelensky alle strette, mandando alcuni alti ufficiali americani a consegnargli le condizioni proposte dal Presidente all’Ucraina per concludere la guerra. La frase che li ha accompagnati è stata che Zelensky deve farsi piacere tali condizioni. Esprime poi il suo sconcerto sul fatto di questi giorni ovvero del provvedimento di un giudice che ha disposto l’allontanamento dei tre figli da quei genitori che avevano intrapreso una vita fuori dai soliti canoni sociali, andando a vivere in un bosco, senza energia elettrica, senza acqua corrente, e che non mandavano i figli a scuola. E la sua mente va a Forteto e Bibbiano. E, come ha ribadito nella diretta di sabato, rileva che quella famiglia stava dimostrando un’altro modo di vivere, senza l’indottrinamento della scuola tradizionale, senza pagare tasse, soprattutto senza la televisione.
Sabato, per la serie ”Potere alla parola: l’agorà di Forza del Popolo”, il podcast giornaliero condotto da Marco Merlini e Cristiano Gobbo, con la partecipazione di Lillo Massimiliano Musso è andata in onda l’intervista ad Elia Menta, consegnatario del testamento morale del grande avvocato ed economista Nando Ioppolo, deceduto nel 2013. Ioppolo, è stato un avvocato ed economista italiano, noto per la sua critica al pensiero unico economico e al modello liberista. È stato presidente del Circolo degli Scipioni, un centro studi meneghino, e ha dedicato la sua attività alla divulgazione critica delle dinamiche economiche, spesso rendendole comprensibili anche a un pubblico non specializzato. Ioppolo si è distinto per le sue analisi sul sistema bancario e finanziario, denunciando il paradosso dell'identità tra controllato e controllore, come nel caso di Bankitalia, e sottolineando come il debito pubblico venga gestito tramite moneta creata elettronicamente dalle banche, senza mai essere restituita. E’ stato ed è un vero gigante del pensiero ed ha lasciato un’enorme eredità intellettuale, principalmente sulle questioni monetarie. Elia Menta ne ha raccolto il testimone.
Domenica il direttore di ABC Aria Buona Channel, Eleonora Pagoaga, ha postato un commento sulla vicenda della famiglia che, avendo intrapreso uno stile di vita fuori dagli schemi consueti, ha visto sottrarsi i figli su disposizione di un giudice. Vi riporto il testo dell’intervento:
In queste ore si sono accavallate le polemiche ed i dubbi circa la vicenda della famiglia di Vasto, in particolare sono usciti due video uno a firma radio Greg ed uno di un illustre sconosciuto non bene identificato.
Greg, a nostro avviso, sta dicendo cose basate sulla sua esperienza i cui presupposti, però, non sappiamo se siano i medesimi.
Se si trattasse di bambini stranieri (come nel caso di Greg) il tribunale non avrebbe giurisdizione a meno di non assolvere ad una protezione in caso di reato. Ma se un tribunale emette un provvedimento di sospensione, in previsione di una ratifica definitiva sulla potestà genitoriale, potremmo trovarci di fronte ad una doppia cittadinanza e la cosa allora cambia.
Eleonora Pagoaga cita poi Francesca Valerio, magistrato ordinario in Tirocinio: “Ai fini del riparto della giurisdizione e della individuazione della legge applicabile, i provvedimenti in materia di minori con doppia cittadinanza non rientrano nel campo di applicazione dell'art. 4 della Convenzione de L'Aja, che stabilisce la prevalenza delle misure adottate dal giudice dello Stato di cui il minore è cittadino su quelle adottate nel luogo di residenza abituale. Pertanto, deve ritenersi sussistere la giurisdizione dello Stato che presenti col minore il collegamento più stretto, che va individuato con lo Stato in cui il minore ha residenza abituale.”
Perché, signori – prosegue la Pagoaga -, se questi bimbi fossero cittadini stranieri sarebbe bastata una telefonata al consolato di turno per fare scoppiare la bolla, quand’anche sarebbe intervenuto, anche senza sollecitazione genitoriale, lo Stato che ne riconosce la cittadinanza di fronte al clamore della vicenda.
Passiamo al secondo video. La persona che purtroppo non è identificabile per mancanza di didascalie, insinua una presenza a trasmissioni televisive della coppia, di cui però non mostra uno stralcio, cosa che avrebbe dato sicuramente un valore di credibilità all’asserzione e successivamente dichiara che il papà sarebbe stato candidato nella lista dei pentastellati al comune di Vasto. Abbiamo verificato nelle ultime elezioni del consiglio comunale e di quest’uomo non v’è traccia. Quindi di cosa stiamo esattamente parlando quando non abbiamo chiari tutti gli elementi probatori della vicenda?
Alla famiglia vengono fatte delle contestazioni, è vero, ed alcune appaiono pretestuose ma qui di tangibile c’è solo il dolore di una famiglia che viene separata in nome di un presunto diritto alla socializzazione e forse delle problematiche logistiche che potevano essere risolte.
Ma adesso vi rivolgo io una domanda: perché improvvisamente si palesano voci sottese a far dubitare della genuinità della situazione, quando si sta muovendo anche un governo a cercar di fare luce sulla vicenda?
Ciascuno pensi con la propria testa valutando ciò che sa e soprattutto quello che manca per questa vicenda che sempre più pare “ il mistero della casa nel bosco “….
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino ed Eleonora Pagoaga, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo

Saturday Nov 22, 2025
In memoria di Nando Ioppolo
Saturday Nov 22, 2025
Saturday Nov 22, 2025
Ai microfoni di ”Potere alla parola: l’agorà di Forza del Popolo”, i conduttori Marco Merlini e Cristiano Gobbo intervistano Elia Menta, consegnatario del testamento morale del grande avvocato ed economista Nando Ioppolo, deceduto nel 2013. Ioppolo è stato ed è un vero gigante del pensiero ed ha lasciato un’enorme eredità intellettuale, principalmente sulle questioni monetarie. Elia Menta ne ha raccolto il testimone.

