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5 days ago
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Salve a tutti e benvenuti al Punto e Virgola del 9 giugno 2025.
Lunedì intervento del Direttore de Il Corriere del Popolo, Francesco Gerardi sull’attacco ucraino alle basi aeree russe, condotto di certo con il supporto di intelligence NATO europee, e probabilmente fallito, o quantomeno con meno risultati rispetto a quelli attesi. Danni ce ne sono stati, diversi bombardieri strategici sono stati messi fuori uso, ma secondo analisti affidabili non si è verificato il disastro che le menti che lo hanno pianificato per mesi e mesi avrebbero voluto. Adesso, stando alle informazioni disponibili – prosegue Francesco Gerardi -, occorre attendersi una risposta clamorosa della Federazione Russa, anche perché il colpo messo a segno, seppur in modo parziale, ha toccato uno dei gangli vitali della difesa nucleare russa e questo non può essere tollerato. Le prossime ore saranno decisive. Sicuramente stiamo vivendo uno dei momenti più pericolosi e incerti della storia recente. Quello che rimane del potere globalista è arroccato nell’Unione Europea e in Israele. Qualcosa andrà fatto per porvi fine. Qualcosa faranno. Teniamoci forte. E guardiamo al Cielo.
E al grido del suo tradizionale slogan “Forza e onore”, il portavoce nazionale e candidato alle prossime regionali in Campania, Carlo Arnese, rileva le comparsate in occasione della ricorrenza del 2 giugno da parte dei vertici della nostra Nazione, con la Meloni che afferma “Italiani, popolo fiero e capace di rialzarsi”. Il Dottor Arnese ricorda che gli italiani sono ben ritti ed orgogliosamente in piedi grazie alle loro forze ed in barba ad una classe politica che da decenni ed in particolar modo nell’ultimo lustro della storia italiana è stata di fatto nemica degli interessi e del supremo benessere del popolo italiano e della Nazione. E su Mattarella, che sentenzia “Libertà e pace grazie al referendum”, il dottor Arnese rileva come travalichi ancora una volta i compiti di garante della Costituzione italiana, cercando di condizionare i cittadini accoppiando i referendum con la pace.
In questa settimana si è palesata una diatriba che ha visto il nostro Segretario Generale, Lillo Massimiliano Musso, promotore di quella che lui stesso ha definito “un’idea folle”, ma che poi così folle non è, cioè di avvicinare il giudice Nicola Gratteri e il giudice Antonino Di Matteo per inserirli in una futura compagine di governo rispettivamente al ministero della giustizia e al ministero dell’interno. A prescindere dalle varie posizioni assunte dai singoli magistrati, da approfondire sulle dichiarazioni da essi rilasciate durante la pandemia e relativo green pass, quello che è emerso è il dibattito sulla posizione di un tesserato di Forza del Popolo, particolarmente noto per la sua vicinanza alle lotte del Partito, medico radiato e spesso presente agli eventi organizzati nel territorio, Roberto Petrella, che ha detto in una diretta infuocata che Gratteri lo ha fatto arrestare senza indagare e che se il giudice dovesse entrare a far parte di Forza del Popolo, lui si sarebbe dimesso. Ebbene, si viene a scoprire che il dottor Petrella non ha avuto problemi con la giustizia in quanto medico novax, come ha sempre fatto credere ma, in realtà è rimasto coinvolto, tra le altre cose, in una mega truffa sul fantomatico Stato Teocratico Antartico di San Giorgio, che vendeva la cittadinanza, titoli nobiliari, persino appezzamenti di terra in Antartide. Scoprire queste cose fa veramente male. Forse sarebbe meglio che Petrella non proseguisse con le sue critiche mosse solo per coprire suoi comportamenti, radicalmente incompatibili con Forza del Popolo.
Nella diretta di mercoledì Andrea Colombini, tornando sui fatti degli ultimi anni, riferisce di aver letto un testo di un noto storico il quale afferma che le guerre hanno avuto da sempre lo scopo di ridurre la popolazione mondiale, insieme a tutte le reali epidemie. Cita per esempio dal 1845 al 1848, quando, a causa della peronospora, malattia della patata, che distrusse la maggior parte delle coltivazioni, la carestia non tardò a scoppiare violenta, provocando diverse epidemie (tifo, dissenteria, scorbuto). La gente moriva a decine di migliaia, ai bordi delle strade. Si ritrovavano cadaveri con l'erba in bocca. Unite i puntini...
E sull’eliminazione di Musk da parte di Trump, Andrea Colombini nella diretta di giovedì precisa che era stata già prevista dal Segretario di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso. Musk ha fatto il suo lavoro e ora sarebbe solo un peso per i progetti del Presidente Americano.
E la presunta vendetta di Musk contro Trump, con la richiesta di pubblicare la lista di Epstain dove ci sarebbe anche il nome di Trump, altro non è, secondo quanto riportato da Andrea Colombini nella diretta di venerdì, che la mossa per convincere i democratici, che l’avevano bloccata in precedenza, a pubblicarla realizzando uno dei più grossi autogol della storia, in quanto probabilmente non ci sarà il coinvolgimento di Trump, ma sicuramente di tutti i presidenti dem e relative coniugi, inguaiando il partito democratico che potrebbe sparire totalmente.
Venerdì 6 giugno anniversario dello sbarco in Normandia, iniziato appunto il 6 giugno 1944, meglio conosciuto come il D-Day, le forze alleate lanciarono un assalto combinato navale, aereo e terrestre contro la Francia occupata dai nazisti. Noto con il nome in codice di operazione Overlord, lo sbarco alleato sulle coste della Normandia avrebbe segnato l’inizio di una lunga e complessa campagna per liberare il nord-est dell’Europa dall’occupazione tedesca.
Lillo Massimiliano Musso è stato presente nel fine settimana a Foggia e a Bari. Sabato 7 giugno a Foggia ha partecipato, insieme al Vice Presidente Pino Paolone e al Presidente della Federazione Puglia di Forza del Popolo Vito Cainazzo, al II Congresso Regionale Pugliese avente a tema la prossima sfida elettorale per le Regionali. Domenica 8 giugno si è spostato a Bari per un meeting aperto a tesserati e simpatizzanti anche in occasione delle prossime elezioni regionali pugliesi.
Ha ricordato che il nostro obiettivo è di dare rappresentanza al nostro vasto Fronte NOVAX, NOEU e NOWAR.
Domenica leggiamo su Aria Buona Channel che le prime interviste del presidente polacco eletto Karol Nawrocki (navrozki) aumentano il nervosismo tra i vertici dell'UE. E’ passato subito all'attacco e ha iniziato a ostentare un blocco con gli euroscettici. La sua intervista alla rivista ungherese "Mandiner" è piena di complimenti al principale dissidente dell'UE, Viktor Orbán , e di frecciatine all'euro-burocrazia, che interferisce in modo troppo grossolano negli affari interni degli Stati membri.
Ma non è questo il punto principale della sua intervista, il punto principale è che Nawrocki ha dichiarato per la prima volta di essere contrario all'adesione dell'Ucraina all'UE. Prima di allora, durante la campagna elettorale, il futuro presidente aveva solennemente giurato che non avrebbe permesso all'Ucraina di entrare nella NATO, e non si era parlato di UE. Ora Nawrocki ritiene che la Polonia abbia un suo interesse in questa questione, e che sia impossibile far entrare un Paese che non si è pentito del genocidio dei polacchi. Ma anche se non si pentisse, sarebbe comunque impossibile, perché i prodotti agricoli ucraini farebbero concorrenza a quelli polacchi, e Varsavia non ne ha bisogno.
Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino e Francesco Gerardi, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo
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