Puntata dell'Anniversario del Punto e Virgola - Attacco israeliano in Yemen - Intervento di Moni Ovadia -

Nella diretta di lunedì, il Presidente Andrea Colombini si congratula con il candidato sindaco a Riva del Garda, Luca Barbieri, e con la sua lista per il risultato ottenuto, anche in questo caso vittime di probabili inciampi dolosamente causati da chi teme che i rappresentanti di Forza del Popolo entrino nelle amministrazioni. Commenta poi l’intervento della Segre che ha affermato che prova repulsione verso il governo di Netanyahu per le atrocità e la disumanità nella guerra a Gaza. Anche lei è diventata quindi anti semita, secondo la legge Fiano è perseguibile. Fate un po’ voi...

Martedì leggiamo su Aria Buona Channel che almeno due persone sono state uccise e altre 42 sono rimaste ferite negli attacchi aerei israeliani contro la fabbrica di cemento di Baghel, nella provincia di Hodeidah nella costa occidentale dello Yemen,.

Gli aerei da combattimento israeliani hanno attaccato anche il porto omonimo sulla costa del Mar Rosso. Secondo quanto riportato dal canale televisivo Al Arabiya, citando un rappresentante del Pentagono, gli Stati Uniti non hanno preso parte all'operazione.

L'attacco è stato effettuato in risposta all'incidente del 4 maggio, quando gli Houthi hanno lanciato un razzo che è esploso nei pressi dell'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv. L'esercito israeliano ha ammesso di non essere riuscito a intercettare il proiettile nonostante i tentativi. In quell'occasione rimasero ferite otto persone.

Intervento giovedì su Aria Buona Channel che riporta un commento di Moni Ovadia nel quale dice che l’uso infame e ripugnante dell’epiteto ‘antisemita’, rivolto a persone perbene che sentono come loro fratelli gli ultimi, i vessati, i perseguitati, è una schifezza. È come sputare sulle ceneri dei morti della Shoah. Moni Ovadia si riferisce a quei presunti opinionisti che furoreggiano in tv e che sostengono la liceità dei crimini israeliani “per combattere il terrorismo di Hamas”: “Questi giornalisti dicono una stupidaggine di proporzioni ciclopiche, perché sostengono un partito preso a priori - dice Ovadia -. Se fossero onesti, direbbero almeno che Israele ha violato tutte le risoluzioni dell’Onu e la convenzione di Ginevra. Israele, insieme al suo complice, cioè gli Usa – continua- – ha fatto carne di porco del diritto internazionale. Il danno che hanno fatto i sionisti è inenarrabile. Intanto, è la bancarotta fraudolenta di tutto l’Occidente che non si è opposto. Bastava dire agli israeliani che sarebbero stati sostenuti, a patto che avessero rispettato le risoluzioni di Ginevra e dell’Onu. E invece a chiunque muova una critica loro danno dell’antisemita”.

E giovedì il conclave ha proclamato il 267° Pontefice. Si tratta di Robert Francis Prevost, americano che ha assunto il nome di Leone XIV. Nella sua diretta serale Andrea Colombini rivela di essere rimasto particolarmente impressionato dall’origine statunitense e dal nome in discontinuità con il predecessore. Si augura che questa nomina possa segnare una ripresa dei veri valori di umanità e di fedeltà alla parola dei vangeli che negli ultimi periodi pareva si stessero perdendo.

Nella diretta di sabato Andrea Colombini solleva due riflessioni: la prima, a seguito anche delle mosse di Trump di aiutare la Palestina e riconoscerla come Stato, che non sia una strategia per abbandonare al suo destino lo stato di Israele, col rischio di renderlo facilmente attaccabile e in balia del medio oriente che si potrebbe vendicare, rendendolo nuovamente al centro della pietà internazionale con un nuovo genocidio e la distruzione di un altro paese. La seconda riflessione, alla luce delle pseudo umanizzazioni di chi sta al potere, vedasi il Papa ripreso nella cappella Sistina, il Re Carlo che parla dei suoi pezzi musicali preferiti da giovane eccetera, non sia legato al fatto che loro hanno bisogno della nostra attenzione per poter mantenere il loro potere.

Dandovi quindi appuntamento alla prossima settimana per il consueto Punto e Virgola, ringrazio Daniela Pavino, Eleonora Pagoaga e Francesco Gerardi, vi saluto e vi ringrazio per l’ascolto ricordandovi che La nostra coerenza e l’incoerenza degli altri ci porteranno ad un sicuro successo